Barcellona gluten Free: fra illusione e realtà




Eccola l'ultima esperienza gluten free in giro per l'Europa: Barcellona.
Anche se son già passate quasi 2 settimane dal nostro rientro (non son riuscita a scrivermi prima, periodaccio!) voglio raccontarvi di questa breve vacanza in una città meravigliosa che forse già molti di voi conoscono e che anch'io avevo già visitato ma prima dell'avvento dell'euro 
e soprattutto prima dell'avvento della celiachia!
Cosa vi dicevo per Venezia?
Ricordate "i soldi non fanno la felicità"?
Ribadisco: gran pezzo di falso colui che pronunciò questa eresia!!!
Abbiamo speso una fortuna fra pranzi e cene fuori, obbligati a cercare un posto dove sedersi a mangiare poiché se sei celiaco non puoi certo "arrangiarti" con un panino per strada o un hamburger da Mac. Non puoi neanche entrare da Pan's né da Burger King dove chiedi se il gelato è senza glutine e non sanno neppure di cosa parli!!! Se poi hai con te due bambini di 4 e 7 anni le cose si complicano ancora di più.
E se in tutto ciò ti rendi conto che forse se ti prende lo sconforto e hai voglia di tornare a casa (sensazione  senza precedenti in assoluto!) allora ti convinci che forse stai solo invecchiando :(
Insomma ragazzi lo dico e lo ripeto: a casa sono felice di essere celiaca ma quando si è fuori casa,
 il mondo è ancora lontano dall'accoglierci senza problemi e bisogna sempre mettere in conto
qualche casuale ma ripetuta contaminazione perché non c'è certezza di salvezza per noi mortali!
Senza contare le delusioni a cui si va incontro continuamente: io per esempio avrei gradito molto una bella paella priva di contaminazioni ma ciò non è stato possibile trovarlo in così poco tempo a disposizione.
La mia bambina invece, all'ennesima vista di una carrellata di Donuts in bellavista (le trovavi ovunque, dal supermercato al bar ai caffè ai fast food) dai mille colori e decorazioni,
non ha retto più e si è fatta un bel pianto disperato che ha portato la sua mamma, stanca ed afflitta,
 a pronunciare la frase "Ti giuro che appena torniamo a casa te le faccio!"
Ma andiamo per ordine.
Son partita organizzata e munita di super elenco di ristoranti senza glutine grazie a Stefania che mi aveva segnalato questo sito. Ma nel caos che solitamente precede ogni mia partenza e più in generale che contraddistingue la mia vita, non ho pensato che partire con una lista di 5 pagine di ristoranti poteva risultare quasi inutile senza sapere dove questi posti si trovassero esattamente! Così solo al terzo giorno (noi ne abbiamo passati 4 a Barcellona eh?) ho più o meno capito dove ci trovassimo ma peccato che le strade nel centro di questa città abbiano una numerazione che va da 1 a 600 e magari il ristorante era al civico 545 mentre tu ti trovavi vicino al n.4!!! E peccato che fosse già ora di pranzo e che tu camminavi da circa 3 ore con le vesciche ai piedi e la schiena a pezzi dopo aver spinto con fatica un passeggino con 2 bambini sopra (eh si la stanchezza fa brutti scherzi anche a 7 anni!). 
E peccato che fosse fuori discussione cercare un taxi perché già il tuo budget era stato ampiamente sforato da colazioni che neanche da Tiffany costano tanto o da una piccola tratta in metropolitana da 8 euro in 4 
o magari da ingressi a musei e attrazioni da svuotare in un attimo portafogli e salvadanai.
Comunque, il mio post di oggi non sarà volto a decantare le bellezze di questa città né la sua perfetta organizzazione che nulla ha da invidiare alle città del Nord Europa. 
Queste indicazioni potrete trovarle su qualunque guida turistica. 
Io intendo solo darvi qualche dritta in più circa la nostra esperienza senza glutine 
che magari potrebbe tornarvi utile prima o poi.
Ma diamoci da fare, il tempo è denaro!!!

1° giorno: Ramblas/Barrio Gotico/Acquario
Avevo sulla mia lista gluten free che sulle Ramblas c'è il Ristorante Cent Onze, perfetto! Oggi pranziamo lì. E invece no! il 111 è il ristorante dell'Hotel Le Meridien che moltiplicato x 4 ci avrebbe gravato un po' troppo you know??? Così, camminando comincio a chiedere ai vari ristoratori se fosse possibile mangiare una Paella senza glutine ma tutti ci hanno detto di NO! Capite cosa significa? Che in quasi tutti (mi voglio augurare quasi!) i ristoranti sulla Rambla principale di Barcellona la paella è congelata! Il primo ristorante che ci ha detto di si ma solo per quella vegetariana, è stato nostro! Sorvolo sulla pessima qualità del cibo, l'incuria del locale e il conto/mazzata finale.
Dopo il lauto pranzo abbiamo continuato a camminare e abbiamo visto una gelateria "Da Dino" che vi segnalo positivamente poiché sono informatissimi, gentili e dispongono addirittura di coni senza glutine. Diletta era al settimo cielo, il gelato era buonissimo e il prezzo decisamente umano.
La sera abbiamo deciso di provare una delle pizzerie della catena "Telepizza" che era proprio nei paraggi del nostro appartamento. Decisamente uno schifo! Solo due tipi di pizza senza glutine disponibili: salame piccante, doppi funghi e straformaggio oppure doppio cheddar e bacon . Ho optato per la seconda pur temendo il risultato che difatti non si è fatto attendere. Diletta (e lei ama tutto ciò che è pizza o  pane) mi ha confessato di non farcela proprio :( Onestamente anch'io non ce l'ho fatta a finirla così siamo andati via delusi e scoraggiati.


2° giorno: Sagrada Familia/Parc Guell/Passeig de Gracia
Qui ci siamo letteralmente ammazzati di fatica a camminare a piedi per chilometri e chilometri e tutto ciò ha influito sulla scelta del ristorante per pranzo, scelta dettata dalla disperazione e dalla voglia di fermarsi ovunque pur di farla finita. Ma c'è una mia cara amica che dice sempre "Impedimento, giovamento!"
Abbiamo provato a raggiungere il ristorante Moo e dopo aver camminato per circa 120 numeri civici abbiamo scoperto con sgomento che anche qui eravamo in presenza del ristorante di un hotel dove proponevano un menu fisso a 45 euro a persona! Abbiamo girato sui tacchi e cambiato direzione e quando ormai mi veniva da piangere ho detto stop davanti alla scritta "Ciao Roma". Sarà stata la nostalgia di casa o sarà stata l'idea di spiegare in italiano la mia disperazione, ci siamo fermati. Io e la piccola abbiamo così guadagnato un succosissimo petto di pollo grigliato, una bella insalata e delle buonissime patate alla brace. Prezzo totale accettabile.
Dopo un meritato riposo siamo usciti a cena e ci siamo diretti verso la Gran via de Las cortes Catalanes (e qui è scattato un irrefrenabile momento di shopping con delle  bellissime espadrillas per la mamma) dove avevamo addirittura 2 scelte: il primo Patagonia Beef & Wine  sembrava troppo elegante per accogliere i nostri scalmanati piccoli turisti. Il secondo Heart Burger è perfetto per i bambini perché è un posto dove si possono mangiare hamburger e sfizi senza glutine e con carne biologica buonissimi. Io non amo i panini del Mac con quella roba di plastica dentro ma qui era davvero tutto buono di qualità e poi impagabili i nuggets e le tapas senza glutine consumati in un ambiente fresco luminoso e pulito e serviti da personale molto cortese e attento. Ma che dico impagabili? Abbiamo pagato 70 euro ma va bene così :)


3° giorno: Mercato della Bouqueria/Città Olimpica/Rambla di Catalunya
Questa mattina siamo partiti dirigendoci subito verso il coloratissimo mercato della Bouqueria decisi a fare incetta di frutta e verdura fresche da consumare passeggiando. In effetti si viene subito investiti da questa meravigliosa atmosfera e dalla freschezza dei prodotti presenti sui banchi. Ho provato una punta di invidia per tutte le bloggers di Barcellona che possono venire qui a fare la spesa quando vogliono :)
Il pesce, freschissimo, costa in proporzione meno di carne e frutta fuori stagione: pensate che ho visto delle bellissime ciliegie a soli 68 euro al chilo!!! In questo mercato mio marito si è fatto trascinare dall'entusiasmo e ha deciso di sedersi ad uno dei banchi che cucinano espresso per gustare specialità di mare cotte e crude.
Anch'io ci ho provato ma il rischio contaminazione era altissimo secondo me. Loro mi hanno assicurato che la tortilla e l'insalata di mare erano ok e mi sono buttata. Abbiamo anche fatto scorta di frutta e frullati buonissimi. Il pomeriggio in appartamento sono stata molto male ma chi mi dirà mai cosa è successo? Un colpo di freddo? Frutta mal lavata? Glutine o un virus intestinale?
I dubbi del celiaco viaggiatore....
Dopo il mercato ci siamo seduti in una piazzetta a mangiare in compagnia di un nutrito gruppo di tifosi del Chelsea (quella sera il Barca giocava con gli inglesi) che ci hanno sollazzato con i loro canti da stadio conditi da fiumi di birra già a mezzogiorno! Come faranno a bere tanto gli inglesi per me resta un mistero...
Il pomeriggio lo abbiamo trascorso al mare e fra i numerosi bar e ristoranti del Porto Olimpico abbiamo invano cercato una gelateria senza glutine accontentandoci alla fine di un gelato confezionato Nesquik.
Un dettaglio per chi non è celiaco voglio darlo comunque: mio marito e mio figlio hanno preso un gelato da FARGGI rispettivamente con due e una pallina per la modica cifra di € 7.50!!!
L'ultima cena l'abbiamo fatta in un ristorante italiano specializzato in piatti a base di mozzarella di bufala. Ottimo posto e alternativa di bufala e verdure grigliate per noi.


4° giorno: dedicato allo shopping e ai souvenir
Ci sta tutta: mattinata "libera" come da viaggio organizzato. Il nostro aereo partiva alle 17.40 quindi avevamo tutta la mattina a disposizione. Sapete cosa ho fatto? Sono tornata in un negozio che avevo già adocchiato il secondo giorno e che si chiama...indovinate un po'??? GADGETS E CUINA!!!
Un Paradiso ragazzi miei, la panacea di tutti i mal di piedi da lunghe camminate e di tutti i mal di schiena.
Ho spedito fuori le pesti con due lecca-lecca in più e il loro padre con una carta di credito in meno e mi son data alla pazza gioia: pirottini da muffin e cupcake di ogni sorta; uno scaffale intero di formine per biscotti e un altro di beccucci per sac-a-poche; stampi in silicone e in ogni materiale e di ogni forma inimmaginabili per noi terrestri; prodotti per pasticceria; pasta modellabile di zucchero, di mandorle, di gomma, bianca e colorata; centinaia di attrezzi per la cucina, e poi uno scaffale di prodotti come quelli che usa Montersino e che mai avevo visto in giro e per di più rigorosamente certificati da spiga sbarrata (ce l'hanno anche in Spagna cosa credete? E senza il 5 per mille). Qualcosa ho comprato, qualcosa ho lasciato ma mi sono accaparrata senza dubbio lo stampo per le tanto sospirate Donuts da fare alla mia principessa e che presto vi farò vedere. Ricordate l'indirizzo: Aragò 249 (è una traversa del Passeig de Gracia e della Rambla Catalunya).
Per il pranzo avevamo pensato ad un ristorante chiamato El Raco Ecologic che si trovava abbastanza vicino alla via del rientro ma arrivati lì abbiamo scoperto che non era un posto dove i nostri piccoli viaggiatori avrebbero potuto mangiar qualcosa: tutto bio ma a base di zuppe, verdure e cereali. Ma che puzza mamma!!! Così riparti un'altra volta alla ricerca dell'impossibile...in compenso il tipo del ristorante di cui sopra ci ha regalato una guida di ristoranti senza glutine con tanto di mappa!!! Ma non potevano darcela prima??? Vabbè, ormai s'era fatto tardi e ci siamo fermati in un bistrot che tanto ci piaceva da guardare. Non ci siamo sbagliati: il personale (3 ragazzi gentilissimi) ci ha fatto un elenco di piatti naturalmente senza glutine che potevamo mangiare e ci han detto addirittura di avere il pane per noi e di poter riadattare il dessert (una crema) con i nostri biscotti senza glutine. Incredibile no? Ottima omelette con piselli e aglio freschi, una tenerissima bistecchina di maiale e l'insalata biologica più saporita e croccante che abbia mai mangiato! Se vi va di provarlo il posto si chiama "Norte" l'indirizzo è Diputaciò, 32.

E così si è conclusa la nostra avventura catalana. 
Tutto sommato felicemente ma io...preferisco il mio bel camperino per viaggiare!
HASTA LUEGO AMIGOS!





Commenti

  1. Mamma mia che viaggio!
    Dai almeno hai fatto begli acquisti...
    Devo dire che io invece nei viaggi fatti ante A&C, ossia quasi tutti di natura subacquea in buona parte Egitto e Asia, non ho mai avuto problemi.
    La cucina era tutta naturale, a base di pesce pescato un minuto prima e senza salsine. In più riso bianco a gogo. Il problema ce l'aveva il mio ex marito a cui non piace il pesce eh eh eh!

    RispondiElimina
  2. o mamma anna lisa!
    io sono una che viaggia poco, ma le pochissime volte che ci siamo mossi negli ultimi anni, da quando sono celiache, sono state all'insegna di appartamento invece che albergo, così da poterci cucinare qualcosa la sera, e panini o simili a pranzo. così ho evitato ogni rischio. però certo che palle.
    in effetti un'eccezione c'è stata. roma :-))) eravamo in albergo e abbiamo sempre trovato qualcosa da mangiare.
    a partire da una buona pizzeria dalle parti del vaticano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche noi abbiamo scelto un appartamento ed era la prima volta ma mi sa anche l'ultima. Mi sembrava tutto sporco e contaminato; dal tostapane alle padelle per non dirvi cosa c'era nel freezer!!!E poi sinceramente non avevo voglia di cucinare anche lì...

      Elimina
  3. Che avventura!!!
    Io parecchi anni fa sono stata in Spagna, per la precisione ho girato l'Andalusia e mi ricordo che mangiavo sempre tortillas di patate (in tutti i ristoranti mi garantivano l'assenza di glutine) o pollo alla griglia e patatine oppure qualche zuppa, la paella non sono mai riuscita a mangiarla, neanche quella vegetariana, c'era sempre pericolo di contaminazione, l'ho assaggiata per la prima volta qualche anno dopo in Italia. Io quando viaggio però cerco sempre di alloggiare in residence affittando un appartamento, quindi se rimango digiuna a pranzo, almeno a cena sono sicura di mangiare e poi mi piace girare i supermercati stranieri!!
    Ora però puoi consolarti con le tue belle scarpe e gli accessori da cucina!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh ma non è semplice cucinare in un appartamento non tuo con tutto contaminato. Sarà che il mio non mi ispirava proprio!!!

      Elimina
    2. Hai proprio ragione, infatti io mi porto pure le pentole, ma non in tutti i posti viene l'ispirazione per cucinare!! ;-)

      Elimina
  4. Ma scusa non avete mangiato i panini da Conesa?? Io a Barcellona mi sentivo in paradiso. Ho mangiato panini da Conesa (pure le salse erano a parte glutenfree!), quasi commossa nel sentirmi una turista qualsiasi col panino in mano! E superfrullatoni a gogò...ci sono andata tre anni fa e vorrei ritornarci...sperando che Conesa ci sia sempre! Un saluto, buona settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No Tinny non l'abbiamo beccato sul nostro cammino. Con i piccoli si complica tutto!

      Elimina
    2. Conesa esiste! fantastico!! è vicinissimo alle ramblas! altro posto che fa panini senza glutine è viena, un fast food abbastanza diffuso...incartati separatamente, fatti al momento, buonissimi e senza sovrapprezzo rispetto a quelli normali!! da provare!

      Elimina
    3. Isa e tanto...prima o poi ci torniamo ;)
      Grazie!

      Elimina
  5. certo che, cara mia, leggere dei tuoi viaggi... non so', la celiachia così diventa un handicap niente male! E ci penso spesso da quando ti conosco. Nè più nè meno che, non so', muoversi con i passeggini in strade trafficate senza marciapiedi, oppure con marciapiedi che sono pieni di pali di cartelli e via dicendo... oppure in posti dove ci sono solo scale... questo vale per i passeggini, per le persone sulla sedia a rotelle, insomma tutte quelle cose che non ci rendono la vita facile. Eppure basterebbe per un attimo mettersi nei panni degli altri, e anche fossero un minoranza, dare un'alternativa perchè un problema non diventi una montagna insuperabile. Per il resto... non andare al Mac è solo una fortuna! in my opinion, of course! Aspetto di vedere i donuts....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per fortuna che il mio amore per i viaggi supera ogni difficoltà :))

      Elimina
  6. Barcellona è un mio chiodo fisso, appena posso ci vado (...sono anni che lo dico), devo assolutamente farti i complimenti per la toro con tutta la famiglia, siete bellissimi, baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma grazie per i complimenti!
      Vacci, ne vale la pena :)

      Elimina
  7. siete bellissimi!! che sorriso che hai ;-) mia sorella ci è stata un paio d'anni fa e non ha riscontrato gtandi difficoltà con la celiachia, ma è vero che non ha bimbi e seli quando parte è straultraorganizzata: saprebbe pure dove trovare un cestino della raccolta differenziata nella stradina di periferia ;-)) le dico sempre che ha un futuro nell'organizzazione dei viaggi, ma lei si ostina a voler fare il notaio..dimmi tu! :-)) che bel post cara, belle foto. Mi dispiace per i disagi subiti da voi, ma tra qualche anno andrà meglio, ne sono sicura :-XXXXX

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E grazie anche a te Sonia. Senti la prossima volta ti contatto così tua sorella mi fa partire più organizzata ok?? Un abbraccio :)

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  8. Mi dispiace, ma è proprio in centro, in una piazza importante che, ovviamente, non ricordo. Alla prossima perchè merita sul serio! Spero di riuscirci a tornare prestissimo.

    RispondiElimina
  9. Mi dispiace che non ci siate andati perchè merita davvero. E' in centro, in una piazza importante, ma non ricordo ovviamente il nome. Io spero di tornarci prestissimo.

    RispondiElimina
  10. ...in partenza per Barcellona...quasi quasi ci ripenso....Non solo celiaca ma anche intollerante al lattosio. Che dici...sto a casa??? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma no! Vai pure, magari avrai meno esigenze di noi che viaggiamo con i bambini che già di loro mangiano poco ;)

      Elimina
  11. Anche io e mia moglie siamo stati a Barcellona nello stesso periodo e devo dire che non abbiamo avuto nessun tipo di problema (mia moglie è celiaca ed intollerante al lattosio).
    In Spagna per i celiaci è meglio che in Italia visto che l'offerta è più ampia(tutti i Mc Donalds già allora facevano panini senza glutine e vi posso assicurare che erano meglio di quelli che si possono mangiare solo ora in Italia).
    Inoltre esisteva già allora un APP per IPHONE e IPOD con la mappa di tutti i locali sin gluten (detto alla spagnola) che ci ha aiutato tantissimo, tipo quella che poi ha realizzato l'Aic Italiana.
    Alcuni messi prima siamo stati anche a Valencia e confermo che la SPAGNA è il paese GLUTEN FREE per eccellenza.
    L'unica difficoltà è reperire i cibi gluten free tipo quelli che qui troviamo nelle farmacie. Ma in compenso nella stessa APP sono segnalati anche i supermercati forniti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao anonimo anche io vorrei andare a barcellona mi dici il nome del app che hai scaricato e il nome del albergo dove hai alloggiato ...grazie

      Elimina
    2. Ciao, l'app si chiama Viajarsingluten, ma è solo per iPhone o iPod.
      L'albergo è Ayre Hotel Caspe, ma lo abbiamo scelto a prescindere del senza glutine.
      Nella prenotazione abbiamo comunque indicato che una persona è celiaca e all'arrivo ci hanno detto che se volevamo, potevamo avere dei prodotti idonei per la colazione del giorno dopo, ma avendo scelto il pernotto senza colazione avremmo dovuto pagare tutto e quindi abbiamo preferito comprare qualcosa al supermercato e poi fare colazione al bar vicino.
      Ti consiglio comunque di portare qualcosa da casa (biscotto e merendine), poiché li non esistono i canali italiano della vendita (farmacie o negozi convenzionati), ma trovi molte cose nei supermercati (altre marche rispetto alle nostre).
      Se non ha iPhone o iPod, usa il sito viajarsingluten dove trovi tutti i locali divisi per città con la mappa di dove si trovano.
      Inoltre tutti i Mc Donalds servono menù senza glutine.

      Elimina
  12. ciao anonimo anche io vorrei andare a barcellona mi dici il nome del app che hai scaricato e il nome del albergo dove hai alloggiato ...grazie

    RispondiElimina

Posta un commento

Ciao! Aspetto il tuo commento...torna a ricontrollare la mia risposta :-)