Come dio comanda



Ragazzi che dire?
Questo libro è un colpo al cuore, una droga che non si riesce a mollare,
un susseguirsi di emozioni, assolutamente imprevedibili dall'inizio alla fine.
Era lì, sulla libreria da qualche anno, me lo aveva prestato e consigliato mia mamma,
ma io non lo avevo mai preso, convinta che dovessi sentire dentro che il momento
era arrivato (del resto è così per tutti i libri che posseggo).
L'ho preso, una sera, e dopo le prime due o tre pagine avevo deciso di lasciarlo 
perché mi stava già facendo venire l'ansia!
Per fortuna non l'ho fatto; come attratta da una calamita ho continuato a leggere, leggere
e leggere fino ad arrivare alla parte centrale, la notte, quando davvero ho avuto la sensazione
di essere anch'io dentro la storia e di non poterne più uscire.
Bravissimo Ammanniti a farci provare tutte le emozioni possibili: paura, tensione, tenerezza,
sdegno e risate e crepapelle. C'è tutto in questo libro.
E se a volte il linguaggio e lo stile possono sembrare volgari è solo, a mio parere,
un modo per rendere la storia realistica come non mai.
Super consigliato!


LA TRAMA
In una pianura zuppa di pioggia, in una landa ai margini di tutto, dove i campi e i fiumi si mischiano con i capannoni, le villette con il prato davanti e i concessionari di automobili, vivono un padre e un figlio. Rino e Cristiano Zena. Uniti da un amore viscerale che si nutre di sopraffazione e violenza. Tirano avanti un'esistenza orgogliosa insieme a un paio di balordi: Quattro Formaggi, rimasto strano dopo un incidente con i fili dell'alta tensione, e Danilo Aprea, abbandonato dalla moglie e segnato dalla perdita della figlia. Un giorno decidono che è arrivato il momento di dare una svolta alle loro vite. Il piano è semplice: scassinare un Bancomat.
I protagonisti di questa fiaba apocalittica si ritrovano così in una notte di tempesta, affollata di fantasmi e rimorsi, in cui i fiumi straripano e il fango sembra seppellire ogni speranza. Ma dalle tenebre emerge una ragazzina bionda che sprigiona una forza oscura e finisce per cambiare per sempre i loro destini...
Eppure è proprio nel buio delle aspirazioni dei personaggi che popolano il romanzo che Ammaniti riesce a cogliere la luce che li anima e che ce li rende familiari fino a farceli amare. Nella cieca brutalità della vita o nella sua tragicomica normalità, sono anche loro creature che cercano il proprio dio. 
Un romanzo potente, uan sinfonia in cui la più cupa tragedia e lo humour più sctenato si fondono dando vita a un grande affresco sociale e scandendo il ritmo di una storia che ci tiene senza fiato fino all'ultima pagina.

Commenti

  1. grazie ciccia! anche mia mamma mi passa tutti i libri che legge e di solito mi piacciono sempre, se scegliessi io magari qualcuno lo scarterei stupidamente :-) buona festa, bacioni :-X

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    1. Hey carissima!
      Anche tu al PC il 1° maggio?
      Io mi sto riposando dopo un'altra giornatina di lavoro in casa ;)

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  2. Molto d'accordo, veramente bellissimo, un Ammaniti unico.
    Hia visto anche il film?

    Ciao (da un amico #senzaglutine) :)

    M.

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    1. Mirko. il tuo commento lo vedo solo ora peccato!
      Il film l'ho vissto solo dopo aver letto il libro. Non male ma...non regge proprio il confronto ;)

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  3. Geniale e crudo come solo Ammanniti sa essere. Non poteva mancare nella mia libreria.

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