L'arte di ascoltare i battiti del cuore

L'arte di ascoltare i battiti del cuore

Un altro libro messo a disposizione da Ely che ho letto in una sola settimana
Molto bella la storia, il racconto del passato che si intreccia piacevolmente al presente,
l'immagine di due paesi completamente diversi fra loro -Kalaw e New York - e soprattutto 
stupefacente il fatto che l'autore, così giovane, di sesso maschile e per di più tedesco, 
possa dimostrare un cuore così tenero e una saggezza interiore notevole.
Nessuna traccia di razzismo verso la "razza ariana" intendiamoci, ma lo stereotipo del tedesco
ce l'avevo in mente un po' più...tosto :)
Un punto a sfavore però devo sottolinearlo in questo libro; non so per quale motivo ma i
personaggi non hanno fatto breccia nel mio cuore.
Forse perché non credo troppo al "per sempre oltre ogni limite" ma onestamente alcuni
aspetti di questo grande amore non stati spinti un po' troppo.
Moltissimi tuttavia gli spunti di riflessione, per noi che viviamo in un mondo troppo superficiale,
veloce e basato unicamente sul senso della Vista.
Lo consiglio comunque

LA TRAMA
A Kalaw, una tranquilla città annidata tra le montagne birmane, vi è una piccola casa da tè dall'aspetto modesto, che un ricco viaggiatore occidentale non esiterebbe a giudicare miserabile. Il caldo poi è soffocante, così come gli sguardi degli avventori che scrutano ogni volto a loro poco familiare con fare indagatorio. Julia Win, giovane newyorchese appena sbarcata a Kalaw, se ne tornerebbe volentieri in America, se un compito ineludibile non la trattenesse lì, in quella piccola sala da tè birmana. Suo padre è scomparso. La polizia ha fatto le sue indagini e tratto le sue conclusioni. Tin Win, arrivato negli Stati Uniti dalla Birmania con un visto concesso per motivi di studio nel 1942, diventato cittadino americano nel 1959 e poi avvocato newyorchese di grido... un uomo sicuramente dalla doppia vita se le sue tracce si perdono nella capitale del vizio, a Bangkok. L'atroce sospetto che una simile ricostruzione della vita di suo padre potesse in qualche modo corrispondere al vero si è fatto strada nella mente e nel cuore di Julia fino al giorno in cui sua madre, riordinando la soffitta, non ha trovato una lettera di suo padre. La lettera era indirizzata a una certa Mi Mi residente a Kalaw, in Birmania, e cominciava con queste struggenti parole: "Mia amata Mi Mi, sono passati cinquemilaottocentosessantaquattro giorni da quando ho sentito battere il tuo cuore per l'ultima volta".

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